Il massaggio thai è il massaggio tipico della tradizione thailandese, le cui origini sono molto antiche.
Infatti gli esperti lo fanno risalire a circa 2.500 anni fa.
Se esaminiamo il significato letterale in lingua thailandese di questa pratica, possiamo scoprire che vuol dire toccare per guarire.
Infatti lo scopo principale del massaggio thai è quello di riuscire a liberare l’energiae favorire l’eliminazione delle tossine.
Nel corso del tempo si è arricchito di molte influenze che provengono da altre culture, come quelle indiana e cinese.
Scopriamone di più su questo tipo di massaggio.
Come si fa
Il massaggio thai come si fa?
Innanzitutto, per comprendere anche meglio questa pratica, ti diciamo che si basa su una concezione molto particolare, secondo la quale gli esperti ritengono che esista una rete energetica che percorre tutto il nostro corpo.
Nello specifico la rete energetica si compone di molti canali, fra i quali acquistano una particolare importanza dieci, che vengono chiamati Sen.
È una tecnica di digitopressione, che viene messa in atto dall’operatore attraverso l’utilizzo di varie parti del corpo, come le mani, i gomiti, le ginocchia, i piedi.
Attraverso questa tecnica il corpo ha la possibilità di essere stirato e allungato in modo profondo, anche se tutto viene realizzato in modalità di grande delicatezza.
Durante le sedute vengono utilizzate anche alcune asana dello yoga.
La seduta inizia con una fase preliminare di conoscenza, che si svolge secondo ciò che prescrive la tradizione.
L’operatore infatti si inginocchia al fianco del soggetto e mette la mano destra sul suo ventre.
In questo modo si dice che si arriva ad un livello di conoscenza profonda attraverso i ritmi della respirazione.
La seduta del massaggio thai inizia con dei movimenti lenti che a poco a poco aumentano di intensità.
Il massaggiatore opera facendo delle pressioni, mentre il corpo dell’individuo è collocato su una superficie morbida.
In genere il soggetto massaggiato si pone vestito, anche per mantenere caldi i muscoli.
In questo modo si avverte una particolare sensazione di relax, liberando le contratture muscolari.
In genere le sedute si effettuano due volte alla settimana, per una durata che può andare da un’ora e mezza a tre ore.
A cosa serve
Il massaggio thai ha vari obiettivi.
Infatti non vuole portare dei benefici soltanto a livello fisico, ma si pone di intervenire anche sulla mente e sullo spirito.
La tradizione che sta alla base di questo tipo di massaggio ritiene che con le pressioni e le compressioni esercitate dal massaggiatore vengano stimolati i canali energetici, quelli che precedentemente abbiamo nominato Sen e che sono dieci.
In realtà sono più di 70.000 i canali energetici che percorrono tutto il corpo di un individuo, ma questi dieci, i Sen, acquistano un’importanza specifica.
Stimolando questi canali, la tradizione ritiene che si ripristini il corretto flusso di energia nell’organismo.
Un blocco di questo flusso di energia può essere proprio alla base di vari disturbi e di malessere generale.
Le tipologie
Ci sono diversi stili con cui si svolge il massaggio thai.
Inizialmente veniva praticato soltanto nel palazzo reale, poi si diffusero anche delle versioni che potremmo definire popolari.
Le principali varietà sono distinte in stile di corte e stile popolare.
Lo stile di corte si chiama anche stile Rachasamnak.
Era una pratica che veniva trasmessa soltanto in forma orale dal maestro agli allievi.
Quindi è probabile che alcune delle istruzioni collegate a questa pratica nel tempo siano andate perdute.
Attualmente comunque esistono delle scuole che si pongono come finalità quella di insegnare il massaggio thai che riprende direttamente lo stile di corte.
Lo stile popolare è chiamato anche stile Chaleeysak.
È uno stile che potremmo definire meno colto ed ha delle differenze rispetto a quello che originariamente veniva praticato nel palazzo reale.
C’è una particolare differenza per quanto riguarda le manipolazioni eseguite e per le posizioni assunte dal massaggiato, che per esempio nello stile popolare assume la posizione supina, per poi girarsi sui fianchi e arrivare alla posizione seduta.
Il massaggio con olio
Poiché il massaggio thai ha subito diverse variazioni nel corso del tempo, esistono anche delle modalità che differiscono, per alcuni versi, dalla pratica originale.
Per esempio c’è il trattamento con olio.
Anche questa è una variazione che comunque viene consentita ed accettata.
Il massaggio con olio prevede delle frizioni, sempre con compressioni molto delicate, sulla pelle.
Ha la funzione di riattivare il processo di ossigenazione del tessuto connettivo.
Le frizioni del massaggio thai con olio agiscono sul sistema linfatico e circolatorio, consentendo di drenare i liquidi in eccesso e di ridurre l’accumulo di acido lattico nei muscoli.
Viene sollecitato anche il sistema immunitario e si ha la possibilità di eliminare le tossine.
Gli oli vengono riscaldati e poi sparsi sulla pelle.
In particolare si utilizzano gli oli essenziali, come quello di gelsomino o quello di citronella oppure l’olio di Ylang Ylang, che ha proprietà calmanti.
I benefici
Quali del massaggio thai benefici ed effetti positivi?
Il massaggio thai, come abbiamo già sottolineato, opera sia a livello fisico che mentale.
Può aumentare l’attività vascolare e può favorire l’eliminazione delle tossine.
In generale agisce sulla muscolatura per eliminare eventuali contratture.
L’obiettivo di una seduta di questo tipo di massaggio è quello di ottenere un corpo rilassato e una mente libera.
Quindi possiamo dire che il massaggio thai risulta molto utile per aumentare l’elasticità muscolare e per riattivare la circolazione sanguigna e linfatica.
Inoltre contribuisce ad alleviare gli stati di ansia e di stress, contrasta i disturbi del sonno e agisce contro i dolori cervicali e il mal di schiena.
È indicato in particolare contro problemi come nevralgie, lordosi o disturbi legati alle difficoltà nel prendere sonno.
Le controindicazioni
Quali sono del massaggio thai controindicazioni da considerare?
Più che altro dobbiamo sottolineare la presenza di alcune situazioni date le quali non è consigliato sottoporsi ad un massaggio thai.
Infatti quest’ultimo è sconsigliato nel caso si soffra di malattie cardiache o di ipertensione, di vene varicose, di malattie degenerative e di ernia iatale.
Si dovrebbe evitare pure quando si ha la febbre o se si hanno delle ferite sulla pelle, delle ustioni o delle infezioni dermatologiche.
Andrebbe evitato il massaggio thai anche durante la gravidanza.